Masaniello

il musical

Un popolo oppresso dal potere dispotico, attraverso l’imposizione di tasse, decide di ribellarsi ricorrendo alla forza ed alla violenza: Un “Masaniello” capeggia la rivolta, rappresentata con un brano musicale straordinario e coinvolgente, con una coreografia di grande effetto; la rivolta sortisce il suo effetto: Le tasse vengono così abrogate dal Viceré.

Scioscia, fà na bella pulezzata e p’ò jesce…

La corte rimarrà nel panico finché, con l’aiuto determinante della Chiesa, riuscirà a far passare per traditore quel “Masaniello” che sarà giustiziato con il consenso unanime del suo popolo, ancora una volta soggiogato da chi ha esigenza vitale di esercitare il potere. La rivoluzione così si esaurisce, senza però che i benefici si perpetuino nel futuro.

“Avimmo pazziato!” dirà amaramente uno dei personaggi.

La ventata nuova, provocata dal soffio di tutti, sortirà lo stesso effetto di un vento comune che per legge naturale nasce, cresce e muore.

Diventa così una storia “universale”, senza folklorismi, senza “napoletanità”. E’ un popolo qualunque con una gran voglia di libertà e contemporaneamente una gran paura di doverla gestire. Uno spettacolo pieno di atmosfere particolari e di intensità drammatica, che coinvolge emotivamente per il racconto e la spettacolarità.