Ferdinando

regia di Gaetano Stella

 Commedia teatrale di Annibale Ruccello. Scritta nel 1985, è andata in scena per la prima volta il 28 febbraio 1986.

Donna Clotilde, baronessa borbonica, si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. Il Regno delle Due Sicilie è appena caduto. È con lei una cugina povera, donna Gesualda, che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera.

“Non mi interessava minimamente realizzare un dramma storico, accanto a questa lettura  prende corpo l’analisi e la messa in evidenza dei rapporti affettivi intercorrenti fra quattro persone in isolamento coatto.”

A. Ruccello

I giorni trascorrono uguali, tra pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, Don Catellino, un prete coinvolto in intrallazzi politici. Nulla sembra poter cambiare il corso degli eventi, finché non

arriva Ferdinando, un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza “morbosa e strisciante”.

Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.